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Il tempo dell’attesa

Sono stati prodotti in seconda coltivazione circa 460 kg di fagioli freschi. Essiccati, sono poco più di 200 kg. Ora stiamo selezionando quelli totalmente bianchi (per eventuale consumo) da quelli macchiati che saranno utilizzati per la semina.

Il fagiolo anticamente veniva usato anche come coltura migliorativa (sia per la capacità di fissare l’azoto al terreno e sia perché coltivato senza tutore si espandeva sul terreno impedendo la crescita delle infestanti)

Verso giugno si raccoglievano le piante ormai secche e nelle aie si faceva la scognatura che talvolta assumeva il carattere di una vera e propria festa rurale.

I fagioli, in alcuni casi, rappresentavano una vera e propria risorsa economica che ha permesso ad alcune famiglie di costruire nel tempo anche le loro dimore. Non era raro usarli come parte della dote da dare alle figlie che andavano in matrimonio.

Abbiamo lavorato i terreni e li abbiamo messi a riposo per questo periodo invernale, mentre continua lo studio e l’analisi di tutti i passai che ci hanno portato ad avere ottimi risultati nella sua coltivazione, così da poter creare un prontuario utile per tutto il territorio.

Progetto “Il vicolo dei fagioli”

Capofila: Cooperativa Sociale “Al di là dei Sogni

Partner: Comune di Cellole (CE), Cooperativa Sociale “Osiride”, Slow Food Massico Roccamonfina, Cooperativa Sociale “Un fiore per la vita”, ASeS Agricoltori Sviluppo e Solidarietà

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